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giovedì 17 febbraio 2011

Ma i tagli ai servizi sociali sono solo colpa di Berlusconi?

(nota sulle polemiche accese dalla nostra protesta contro lo smantellamento dei servizi sociali del distretto di Casalecchio di Reno)

In risposta al nostro volantino “Signore e signori: il Welfare è servito” e alla conseguente mobilitazione degli operatori sociali, nei giorni scorsi sono usciti alcuni comunicati (del PD, della Federazione della Sinistra, del Sindaco di Casalecchio di Reno) che all’unisono ci esortano ad attribuire la responsabilità esclusiva dei tagli e della derivante perdita di posti di lavoro nel settore, al governo Berlusconi.
Ci teniamo a sottolineare che siamo un gruppo molto ampio di operatori appartenenti a varie cooperative e servizi non riconducibili ad una sola sigla sindacale, tanto per rispondere alla lettura del PD della Valle del Reno e della Valle del Samoggia che riconduceva le nostre proteste “alla “superficialità di giudizio” di un piccolo sindacato, le RdB”.
Suvvia, non siamo così ingenui da non sapere che la precarietà della nostra condizione si colloca in un contesto molto più ampio di quello locale. Noi non cadiamo affatto “nell’errore di incolpare di questi tagli le Amministrazioni Locali, vittime di un disegno del Governo, in atto da tempo, che mira a privarle di credibilità politica di fronte ai cittadini, privandole delle risorse finanziarie necessarie per l’erogazione dei servizi”(dal comunicato della Federazione di Sinistra di Casalecchio di Reno e Sasso Marconi).
Sappiamo benissimo che enormi, imperdonabili colpe ricadono sulle politiche sociali di questo governo, basti pensare al taglio del fondo per la non autosufficienza.
Tuttavia sappiamo anche che i tagli a questo fondo non sono una partita chiusa e c'è già chi si sta dando da fare per chiederne il ripristino. Se i nostri amministratori hanno già individuato e iniziato ad agire forme di pressione per lo sblocco di questo fondo, noi saremo al loro fianco e supporteremo con tutte le nostre forze e con ogni mezzo necessario qualsiasi iniziativa metteranno in campo.
E’ sacrosanto denunciare il malgoverno berlusconiano, non siamo però d’accordo di farlo lasciando a piedi le famiglie che vivono condizioni di oggettivo svantaggio (sia quelle con disabili che relative a problematiche di disagio sociale) e gli operatori che per esse sono sostegno fondamentale.
Non possiamo dunque esimerci dal denunciare l'assenza di dialogo e di confronto tra chi i tagli li ha fatti (la dirigenza di “ASC Insieme” per conto degli amministratori locali) e chi i tagli li subisce (i cittadini, gli operatori sociali).
Non ci risulta infatti che i Sindacati, la Cooperazione sociale, i lavoratori siano stati coinvolti nella “ricerca di soluzioni condivise”.
All'Assemblea Sindacale del 25 Gennaio 2011, i Rappresentanti Sindacali hanno comunicato ai lavoratori di aver appreso che ci sarebbero stati tagli significativi dai lavoratori stessi soltanto alcuni giorni prima. Tra l’altro dal verbale “Incontro di accordo sul bilancio previsionale 2011” tra OO.SS. e Amministrazione comunale al capitolo “5)Salvaguardia del sistema del Welfare”, si legge “Si ritiene prioritario salvaguardare il livello dei servizi erogati nel 2009. Il taglio dei trasferimenti sulla spesa corrente non comporterà la chiusura di strutture o la riduzione dell’offerta di servizi alla persona, con particolare riferimento all’infanzia, agli anziani.”
Inoltre, nell'incontro tra Dirigenza ASC e Cooperative Sociali del 28 Gennaio sono state queste ultime a chiedere di incontrare ogni singola amministrazione comunale per progettare in modo condiviso la riorganizzazione dei Servizi, magari proponendo di agire fin da subito quelle forme di mobilitazione della cittadinanza attiva per reperire i fondi necessari a coprire i tagli derivati dai mancati trasferimenti.
Ebbene, agli amministratori locali del territorio del Distretto di Casalecchio noi diciamo semplicemente che ci siamo. Ci volete?
O preferite persistere nell’affidare alla Dirigenza ASC il compito di tagliare unilateralmente Servizi e posti di lavoro per portare a casa un bilancio attivo che finge però di non accorgersi del palese scadimento della qualità dei servizi erogati ai cittadini? Preferite perpetuare una modalità comunicativa, quella sì berlusconiana, dirigista e oscura con i vostri interlocutori naturali (noi, le cooperative sociali, i sindacati)?
Agli amministratori locali chiediamo di distinguersi e di non buttare al vento gli straordinari risultati del grande lavoro che abbiamo fatto insieme negli ultimi venti anni. Noi vi chiediamo di continuare a lavorare insieme. Di quei risultati noi siamo orgogliosi, voi no?

Educatori uniti contro i tagli

Educatoriuniti2011@gmail.com

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