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lunedì 21 marzo 2011

APPELLO PER LO SCIOPERO(NEANCHE MEZZ'ORA DI MENO!!)

Siamo educatrici ed educatori che lavorano nelle cooperative sociali del distretto di Casalecchio di Reno.
Come sapete bene, nelle ultime settimane i Comuni e ASC InSieme hanno confermato l'entità dei tagli sui servizi sociali, per una cifra che si avvicina a 1,4 milioni di euro. Grazie allo stato d'agitazione lanciato da CGIL e USB, insieme alla manifestazione del 5 marzo con genitori e utenti, i sindaci hanno fatto un parziale passo indietro e hanno proposto di far partire le 18.000 ore di taglio sui servizi socioeducativi scolastici (su un numero complessivo che supera le 30.000) non più da marzo ma da settembre, con l'inizio del prossimo anno scolastico.
Da settembre partirà comunque una decurtazione di servizi che metterà in pericolo posti di lavoro (18.000 ore sono 470 settimane di lavoro a tempo pieno) e soprattutto un patrimonio di welfare.
I tagli quindi rimangono, anche se i sindaci hanno affermato di poter utilizzare il 5 per mille per coprire almeno una parte del taglio sul tempo libero adulti (circa 1.000 ore) e hanno accennato a un fondo interdistrettuale che comunque coprirebbe solo una piccola parte della cifra complessiva.
Rimane comunque in piedi l'ipotesi formulata dal Sindaco di Casalecchio e dalla direzione di ASC InSieme, che ipotizzano almeno 15-20 esuberi fra di noi.
Crediamo che non si possa permettere un colpo così pesante nei confronti dei diritti del lavoro e soprattutto di un welfare che in tutti questi anni, come lavoratori e come sindacato, abbiamo difeso con tenacia.
Facciamo appello alla CGIL e a USB affinchè mantengano lo stato d'agitazione fino a quando non si sia chiarita la situazione e finchè non siano ritirati tutti i tagli e chiediamo ai sindacati di lanciare una data di sciopero, il prima possibile, se nei prossimi giorni i Comuni non apriranno a una proposta di tavoli di discussione veri. Di pari passo chiediamo ai Comuni di non far partire la riorganizzazione del servizio e trovare, tutti gli attori coinvolti, soluzioni condivise.

Educatori ed educatrici uniti contro i tagli

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