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giovedì 24 marzo 2011

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO LETTERA DI COLLEGHI EDUCATORI DI SAN LAZZARO:

Con i TAGLI del Comune di San Lazzaro di Savena
disatteso l’Accordo di programma provinciale di Bologna
per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili ?

Da settembre il Comune di San Lazzaro di Savena ha tagliato le ore di programmazione agli educatori scolastici per l’integrazione (vedi art. 16.4 sotto riportato) crediamo in questo modo disattendendo l’accordo provinciale.
In effetti, non riconoscendo queste ore di fatto impedisce la progettazione partecipata del Piano Educativo Individuale all’educatore annullando la sua professionalità , relegandolo così ad una figura di assistente di base
Pensiamo che questa modalità di tagli e di screditamento della nostra figura professionale possa essere il preludio a successivi tagli ai servizi alla persona su questo territorio;
Nel distretto di Casalecchio di Reno si cerca di tagliare ben 32.000 ore, a San Lazzaro magari in forma meno evidente, cioè invece che tagliare le ore il comune potrebbe con il rinnovo delle convenzioni richiedere lavoratori inquadrati invece che al 6°- 5° al 4° dando così un taglio alla qualità del servizio stesso.
CHIEDIAMO al comune di San Lazzaro e all’istituzione Sophia
Di ripristinare subito le ore di programmazione (5% su ore frontali), e di avere la possibilità di recuperare quelle fin qui perse (settembre /marzo) per lavorare sulla produzione della documentazione finale che in altro modo non potremmo garantire, riconoscendo in questo modo la legittima partecipazione alla programmazione dei percorsi educativi e la nostra professionalità.
CHIEDIAMO inoltre al Collegio di Vigilanza sull’esecuzione dell’accordo di programma di pronunciarsi in merito .

Sentiamo inoltre necessario esprimere la massima solidarietà agli educatori e alle famiglie del distretto di Casalecchio di Reno che stanno lottando contro il taglio di 32.000 ore sui servizi scolastici e territoriali per i ragazzi disabili e considerati a rischio.

Alcune educatrici /educatori delle scuole di San Lazzaro di Savena
Per contatti: educatriciscuolesanlazzaro@gmail.com
San Lazzaro di Savena 16 Marzo 2011

Art.16.4 dell’accordo provinciale 2008-2013 - Figure professionali per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione (art. 13 comma 3 Legge 104/92)
Il personale per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione (assistenti, educatori, operatori specializzati ad esempio nell’insegnamento della lingua dei segni ecc.) svolge le funzioni previste dalla normativa inerenti all’area educativo-assistenziale e finalizzate a favorire e sviluppare l’autonomia fisica e cognitiva, gli aspetti relazionali e la capacità di comunicazione del bambino e dell’alunno disabile.
Gli Enti Locali si impegnano a fornire personale provvisto dei requisiti di legge, così come indicato dalla Legge Regionale n. 26/2001 art. 5, in possesso di adeguate competenze professionali.
Tale personale viene assegnato in attuazione degli obiettivi indicati nel Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), su richiesta del Dirigente Scolastico e nel quadro del presente Accordo, secondo le procedure e le risorse fissate nel bilancio di previsione degli Enti Locali territoriali di competenza.
L’utilizzo del personale per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione, non sostitutivo del docente di sostegno, avverrà sotto la responsabilità funzionale ed organizzativa del Dirigente Scolastico.
Nel P.E.I., secondo bisogni personalizzati di “accompagnamento” formativo e didattico e stante la possibilità organizzativa, può essere contemplata una flessibilità dell’utilizzo delle ore assegnate all’educatore comunale, anche al di là dell’orario e dello spazio scolastici in senso stretto, secondo quanto previsto dagli accordi territoriali e dagli eventuali contratti in essere fra Enti Locali e i soggetti individuati come fornitori dei servizi.
L’articolazione dell’orario di servizio del personale sarà definita, previo accordo con l’amministrazione fornitrice, in relazione alle esigenze operative ed organizzative del P.E.I., avendo a riferimento l’attività educativa diretta, la sua programmazione e la partecipazione del personale ai Gruppi Operativi. L’intervento del personale deve pertanto rientrare a tutti gli effetti nel P.E.I. in un’ottica di progettazione partecipata.

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