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domenica 24 luglio 2011

RICEVIAMO NEI NOSTRI CONTATTI E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:

SOGNO O SON PESTO?  LO STIPENDIO NON C’E’ PIU?

Breve storia di merda di una piccola grande cooperativa e dei suoi lavoratori.



Siamo tutti un po’ pestati dagli eventi di questi due ultimi annetti di fuoco, sopratutto per quanto riguarda gli ex dipendenti di Apad e gli ex dipendenti di Nuova Sanità che stanno loro malgrado percorrendo un tortuoso cammino che non ha mai una meta, se per meta  si intende lavorare in cambio dello stipendio in una cooperativa seria che non ci prenda per il culo o non sia messa in difficoltà da elementi esterni.

Eggià, nel caso della Cooperativa Geco, c’è da riflettere e anche parecchio. Se si pensa che sia stata una cooperativa  voluta con forza da ex dirigenti del consorzio Epta ( a cui Geco, suo malgrado, appartiene) e attuali dirigenti di Nuova Sanità , non certo da chi poi l’ha portata avanti davvero e come ha potuto, fino ad oggi. Un CdA e una Presidente, quelli di Geco, che hanno lavorato gratis fra mille difficoltà come il fatto di dover affrontare per la prima volta la gestione di una organizzazione lavorativa “aziendale”, non per immolarsi alla causa ma perché, educatori a basso stipendio tanto quanto tutti gli altri, sono stati mossi dallo spirito di sopravvivenza all’inizio e poi dalla speranza che un altro mondo e modo di portare avanti i valori cooperativi, ma davvero, era possibile.

Ma, guarda un po’, poteva anche succedere perche’ una cooperativa nata a maggio dello scorso anno, già a settembre 2010, da una prima visione dei conti, mostra di avere un utile che ad oggi, dopo un anno sarebbe di ottantamila euro circa , se non fosse che sono utili virtuali poiché destinati a coprire un buco senza fine che ha accumulato il Consorzio Epta e della cui responsabilità i lavoratori non c’entrano nulla di nulla ma pagano ancora una volta. Una cooperativa fatta solo e soltanto di educatori qualificati, molti dei quali anche laureati, con lunghissima esperienza, conosciuti ormai nei territori di lavoro come bravi professionisti innalzando la qualita’ delle prestazioni lavorative,  una cooperativa che ha dimostrato di farcela senza una tecnostruttura sprecona, come invece accade in alcune cooperative sfarzose con mega struttura gerarchica dove ci sono i Responsabili dei Responsabili dei Responsabili ( a ‘mo di scatola cinese) e dove il Contratto Nazionale non viene neppure considerato. Sono sempre i lavoratori che la pagano coi loro stipendiucoli. Beh! Ma una cooperativa come Geco è la prova vivente di come l’attuale sistema cooperativo sia una farsa e che di cooperativo non ha nulla, fatto di “caste” mantenute dalla base che produce, come ha sempre prodotto, senza però vedere mai un soldo. E’ EVIDENTE CHE UNA REALTA’ DI QUESTO TIPO DA’ FASTIDIO PERCHE’ METTE IN LUCE UNA SCOMODA CONTRADDIZIONE E QUINDI DEVE ESSERE ELIMINATA. Esattamente come  pensavano i dirigenti “furbacchioni” già due anni fa di eliminare 150 educatori esperti mettendoli in questa specie di “nave dei folli” che è stata Geco, lasciandoli andare alla deriva e cercare di salvare invece la “casta” con un po’ di sudditi intorno ( invece colleghi nostri stimabilissimi).

 Allora mi viene da pensare ( e non solo a me)  che la “casta” Lega Coop., per dirne una delle tre…sia la maggiore responsabile che non ha mosso un dito di fronte a questo scempio che ben conosceva e ben vedeva…lasciando che Epta si autodistruggesse  trascinando con sè , guarda caso, l’unica cooperativa che non aveva titolarità sui propri Servizi socioeducativi, come la precedente Apad di cui conosciamo le tristi sorti e l’attuale Geco, futuro cadavere che gia’ puzza da ‘mo. La “casta” Lega Coop. che insieme ai sindacati confederali,ai Comuni,ai partiti di governo, a quanto pare come si vocifera da tempo, vuole favorire il duopolio (o monopolio in futuro?) con la scusa di “garantire” ai lavoratori più stabilita’ presso cooperative “maggiormente solide” ed avere a che fare con un solo, massimo due interlocutori che stiano alle regole imposte (cfr.accreditamento ad esempio) senza romper tanto i coglioni. Non c’è dubbio che il “berlusconismo” ha intaccato tranquillamente e subdolamente anche il nostro ambiente che ormai vede solo grandi Aziende mascherate da Cooperative dove i soci sono importanti ma solo per ricapitalizzare e fottersi i LORO soldi.

Inoltre che il duopolio sia rappresentato da Cooperative legate a partiti governativi a cui fanno riferimento anche i sindacati confederali e i Comuni, beh, ce la dice lunga su quanto sia quindi NULLO l’interesse  per le 150 persone senza stipendio di Geco oggi, di Apad ieri, di qualche altra piccola cooperativa di nicchia domani.



 Siccome piove sempre sul bagnato, aggiungiamo che  tutto ciò accade dopo che  ex dirigenti di Epta sono stati dimessi soltanto il mese scorso, garantendo loro gli ultimi stipendi e liquidazioni mentre oggi, noi, lavoratori della base ( i “cattivoni” che hanno mandato via i “poverini” dirigenti furbacchioni)  non abbiamo più la speranza neanche di un acconto sullo stipendio estivo.

ADDIO FERIE!



In conclusione ci chiediamo perché non si sta muovendo nessuno? Abbiamo dunque ragione di pensare quanto su sostenuto? Valiamo meno dei cassaintegrati di Nuova Sanità e degli ex dirigenti di Epta? Per chi dobbiamo ancora pagare? Per le scelte di chi? Per stare ad esempi del nostro mondo, ma probabilmente siamo vissuti come dei “morti di fame” ( come una sedicente professionista USL  si è permessa di dire ad alcuni utenti in riferimento ai propri educatori e  che prende 3000 euro al mese - se non di più -  senza muoversi dall’ufficetto e con tutti i privilegi del caso) ,  sognamo o siam desti? Siam pesti…ma di rabbia e non molleremo la presa finchè non avremo i nostri soldi e finche’ chi ha sbagliato non riconosca pubblicamente i propri errori.

  ORA BASTA!



Una lavoratrice indignata e arrabbiata

1 commento:

  1. Non ci sono commenti da fare, solo la speranza che qualcuno abbia la decenza di porre fine a questa situazione di incertezza che sta dilaniando il senso della nostra professione e lo spirito sociale che sempre ci ha accumunato e ha condotto le nostre intenzioni fino ad ora.
    Pace a tutti e per tutti.

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