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sabato 26 marzo 2011

Appello ai sindacati per mantenere stato di agitazione e indire una data di sciopero

26 marzo 2011


Appello

Siamo educatrici ed educatori che lavorano nelle cooperative sociali del distretto di Casalecchio di Reno.
Come sapete bene, nelle ultime settimane i Comuni e ASC InSieme hanno confermato l'entità dei tagli sui servizi sociali, per una cifra che si avvicina a 1,4 milioni di euro. Grazie allo stato d'agitazione lanciato da CGIL e USB, insieme alla manifestazione del 5 marzo con genitori e utenti, i sindaci hanno fatto un parziale passo indietro e hanno proposto di far partire le 18.000 ore di taglio sui servizi socioeducativi scolastici (su un numero complessivo che supera le 30.000) non più da marzo ma da settembre, con l'inizio del prossimo anno scolastico.
Da settembre partirà comunque una decurtazione di servizi che metterà in pericolo posti di lavoro (18.000 ore sono 470 settimane di lavoro a tempo pieno) e soprattutto un patrimonio di welfare.
I tagli quindi rimangono, anche se i sindaci hanno affermato di poter utilizzare il 5 per mille per coprire almeno una parte del taglio sul tempo libero adulti (circa 1.000 ore) e hanno accennato a un fondo interdistrettuale che comunque coprirebbe solo una piccola parte della cifra complessiva.
Rimane comunque in piedi l'ipotesi formulata dal Sindaco di Casalecchio e dalla direzione di ASC InSieme, che ipotizzano almeno 15-20 esuberi fra di noi.
Crediamo che non si possa permettere un colpo così pesante nei confronti dei diritti del lavoro e soprattutto di un welfare che in tutti questi anni, come lavoratori e come sindacato, abbiamo difeso con tenacia.
Facciamo appello alla CGIL e a USB affinchè mantengano lo stato d'agitazione fino a quando non si sia chiarita la situazione e finchè non siano ritirati tutti i tagli e chiediamo ai sindacati di lanciare una data di sciopero, il prima possibile, se nei prossimi giorni i Comuni non apriranno a una proposta di tavoli di discussione veri. Di pari passo chiediamo ai Comuni di non far partire la riorganizzazione del servizio e trovare, tutti gli attori coinvolti, soluzioni condivise.

Primi firmatari

Simone Raffaelli (educatore, RSA CGIL Coop Libertas)
Filippo Nuzzi (educatore, RSA CGIL Csapsa)
Ilaria Pietrafesa (educatrice, RSA CGIL Centri Accoglienza La Rupe)
Mariarosa Di Marco (educatrice, RSA USB Coop GECO)
Simonetta Vecchi (Oss, RSA CGIL Coop Libertas)
Luigi Marenna (educatore, RSA CGIL Centri Accoglienza La Rupe)
Cristina Mirco (educatrice coop. GECO)
Monia Mattioli (educatrice Coop CSAPSA)
Simona Autelitano (educatrice Coop Libertas, iscritta CGIL)
Gabriele Macciantelli (educatore coop GECO, iscritto CGIL)
Enrico Toffenetti (educatore coop GECO, iscritto CGIL)
Carmelo Laganà (educatore Coop Libertas)
Nadia Cestele (educatrice Coop Libertas, iscritta CGIL)
Sara Guidi (educatrice coop GECO)
Paolo Coceancig (educatore CSAPSA)
Rosario Boccadifuoco (ecucatore Coop GECO)
Valentina Trevisan (educatrice Coop Libertas, iscritta CGIL)
Chiara Mattarozzi (educatrice Coop Libertas, iscritta CGIL)
Cristina Baraldi (Oss, Coop Libertas, iscritta CGIL)
Massimiliano Belluzzi (educatore coop. GECO)
Monica Bonfiglioli (educatrice Coop Libertas, iscritta CGIL)
Marica Prandini (educatrice Coop Geco, iscritta CGIL)
Anna Carla Longo (educatrice Coop Libertas)
Laura Villani (educatrice Coop Libertas, iscritta CGIL)
Giorgia Govoni (educatrice coop GECO, iscritta CGIL)
Sonia Giacometti (educatrice Coop Libertas, iscritta CGIL)
Giorgia Golfarini, (educatrice coop GECO, iscritta USB)
Arcuri Stefania (educatrice coop GECO, iscritta USB)
Ferrari Luca (educatore Coop Libertas, iscritto USB)
Laura Fazi (educatrice coop GECO)
Caterina Guidi (educatrice Coop Libertas)
Ambra Rondelli (educatrice coop GECO)
Carlo Masu (educatore coop GECO)
Tatiana Carnevali (educatrice, Coop Libertas)
Laura Pichler (educatrice Csapsa)
Roberta Cubicciotti (educatrice CSAPSA)
Andrea Saibene (educatore coop GECO)
Angela Stoffella (educatrice cooperativa La Carovana)
Marcello Lolli (educatore Centri Accoglienza La Rupe)
Matteo Morozzi (educatore CSAPSA)
Matteo Lazzaretti (educatore C.S.A.P.S.A.)
Marco Arvieri (educatore C.S.A.P.S.A)
Barbara Bertozzi (educatrice Coop Libertas, iscritta CGIL)
Giovanna Artale (educatrice CSAPSA)
Giacomo Minuto (educatore CSAPSA)
Mario Nicoletti (educatore Csapsa)
Simona Bruni (educatrice CSAPSA)
Michela Concialdi (educatriceCSAPSA)
Emanuela Mattiazzi (educatrice C.S.A.P.S.A.)
Gaetano Mastromatteo (educatore Geco)
Angela Mangini, (educatrice GECO, iscritta USB)
Silvano Scalia (educatore GECO)
Rosa Caruso (educatrice CSAPSA)
Luigi Garrisi (educatore C.S.A.P.S.A).
Michela Soavi (educatrice Coop Libertas)
Tiziano Merlino (educatore CSAPSA)
Lorenzo Buratti (educatore CSAPSA)
Elisa Fallavena (educatrice coop Libertas)
Salvatore Della Capa (educatore Coop GECO)
Maria Letizia Ralletti (educatrice Coop Libertas)
Oderica Ghirardi (educatrice Coop La Carovana)
Alessandra Malucelli (Coop. CSAPSA)
Enzo Orlando (Coop. GECO)
Luca Fantin (coop. Geco)
Riccardo Nicoletti (Coop Libertas - Coop Geco)
Francesca Fenara (educatrice Coop GECO)
Ombretta Lorenzini (coop Geco)
Eleonora Guerra (educatrice Coop Libertas)
Cornelia Martiello (educatrice CSAPSA)
Cristina Nascetti (educatrice Libertas)
Chiara Brighetti (educatrice C.S.A.P.S.A)
Felicia Amato (educatrice Coop Libertas)
Antonietta Trombetta (educatrice Coop. GECO)
Cervellati Erika (Coop Libertas)
Katia Bandini (educatrice CSAPSA)
Simonetta Dal Lago (educatrice Coop Geco)
Pietro Domenico Gatto (educatore CSAPSA)
Caroli Teresa (educatrice coop Libertas)
Claudia Filipetta (educatrice coop. Geco)
Maria Cristina Bolognini (educatrice Coop GECO, iscritta CISL)
Fabri Barbara (educatrice Coop Libertas)
Elena Chiacchio (educatrice coop GECO)
Rosanna D'Anzelis (educatrice coop.GECO, iscritta CISL)
Mioli Antonella (educatrice coop Libertas)
Agnese Lorenzini (educatrice Coop GECO)
Chiara Brighetti (educatrice Coop CSAPSA)
Daniele Cancelliere (educatore Coop GECO)
Alessandra Villa (educatrice coop Libertas)
Gianni Ganda (educatore CSAPSA)
Arianna Betti (educatrice coop Libertas)
Gabriele Trombetti (educatore Coop Libertas)
Daniele Campbell ( Coop G.E.C.O.)
Magda Paoli (educatrice CSAPSA)
Simona Lommano (educatrice Coop GECO)
Giampiero Di Cintio (educatore CSAPSA)
Riccardo Toffenetti(educatore CSAPSA)
Noemi Usai (educatrice Coop GECO)
Silvia Branca (educatrice coop. Geco, iscritta USB)
Manuela Russo (educatrice CSAPSA)
Fabien Bassetti (educatore La Carovana)
Nadia Beriotto (educatrice Coop GECO)
Barbara Di Camillo (educatrice Coop GECO)
Stefania Petucco (educatrice CADIAI)
Stella Capurso (educatrice CSAPSA)
Daniela Tani (educatrice Libertas)
Angela Cardamone (educatrice CSAPSA)
Francesca Carcangiu (educatrice GECO)
Francesca Serra (educatrice Coop Libertas)
Kathryn De Souza (educatrice Coop Libertas)
Alessandro Coraci (educatore GECO)
Giampiero Di Cintio (educatore CSAPSA)
Nuema Valdifiori (educatrice GECO)
Manuel Mesoraca (educatore Centri Accoglienza La Rupe, iscritto CGIL)
Alessandro Celano (educatore GECO)
Alessandra Davide (educatrice GECO)
Roberta Zocca /educatrice Coop Libertas)
Marica Serra (educatrice Coop Libertas)
Barbara Petrini (educatrice GECO)
Fabrizio Mazzetti (educatore GECO)
Chiara Aiello (educatrice GECO)

venerdì 25 marzo 2011

AVVISO IMPORTANTE PER EDUCATORI ED EDUCATRICI DEL DISTRETTO DI CASALECCHIO:

Bologna, 16 marzo 2011
Prot. 0376/S
Spett.li
Cooperative:
ATTIVITA' SOCIALI
GECO
LIBERTAS
LA RUPE
NUOVA SANITA’
COOPAPS
CSAPSA
CONSORZIO E.P.T.A.

dei lavoratori e lavoratrici
dipendenti e soci delle Cooperative in indirizzo

Oggetto: richiesta di assemblea retribuita.


Le sciventi OO.SS. FP-CGIL CISL-FP USB comunicano che è convocata una

ASSEMBLEA RETRIBUITA
VENERDI' 25 MARZO 2011
dalle ore 17 alle ore 19
presso
il Centro Sociale GARIBALDI – CASALECCHIO DI RENO
Via Dell'Esperanto n. 20
( fra il Comune e il Cimitero, vicino alle Poste di Via U. Bassi)

con O.d.G.:

1) Esito incontro del 18 marzo e valutazione delle eventuali iniziative da intraprendere;
2) varie ed eventuali.

Distinti saluti.

FP CGIL FP CISL USB
Annamaria Margutti Licia Di Mase Mariarosa Di Marco


Di seguito pubblichiamo nostro articolo uscito ieri:


(Pubblicato su "Lotte" del 24/03/2011)
Gli attori di questa lotta sono nove sindaci di centro sinistra che vogliono far quadrare i loro bilanci dopo la riduzione delle risorse trasferite dallo Stato ai comuni, alcune centinaia di educatori che decidono di difendere non solo il proprio lavoro ma anche il welfare di un territorio con 90.000 abitanti e migliaia di utenti fra disabili, minori a rischio e anziani.
Il governo blocca il Fondo nazionale non autosufficienza, dimezza quello per le politiche sociali, dal 2008 questo esecutivo ha ridotto del 78% le risorse per il welfare comunale.
A Casalecchio sono 1,4 milioni di euro, 30.000 ore lavorative: questa è la cifra che ASC InSieme, l’azienda pubblica che gestisce questi servizi per conto dei comuni vuole tagliare già a gennaio, facendola cadere tutta quanta sulla testa delle centinaia di operatori delle cooperative sociali che lavorano sugli appalti nei servizi sociali del distretto di Casalecchio di Reno da almeno 20 anni.
Alcuni servizi, come gli interventi educativi sui minori diversamente abili all’interno delle scuole, verrebbero tagliati del 15-20%, privando di ore di assistenza studenti per i quali a volte la presenza dell’educatrice è lo strumento di comunicazione principale con la classe e con gli insegnanti.
Migliaia di ore da tagliare anche sui servizi di prevenzione e sugli interventi di monitoraggio sulla devianza e sull’aggregazione giovanile che avviene in strada. Viene quasi spontaneo pensare che niente possa preparare meglio il terreno a politiche securitarie.
Attenzione: stiamo parlando dello stesso centro sinistra che fra meno di due mesi, con la stessa formula politica e le stesse risorse da governare, si presenterà al voto a Bologna, a pochi chilometri da qui.

L’impresa che come educatori siamo riusciti a creare è stata quella di riuscire a mettere insieme l’azione sindacale con forme di auto organizzazione e coordinamento con le famiglie dell’utenza. Attraverso i nostri delegati e le assemblee abbiamo ottenuto la proclamazione dello stato d’agitazione da parte di CGIL e USB, abbiamo volantinato in tutti i territori, presidiato i Comuni durante le trattative.
Il 5 marzo, di sabato, oltre 500 operatori, genitori, utenti e insegnanti hanno attraversato Casalecchio di Reno con un corteo inedito che è terminato davanti al Municipio.
Negli stessi giorni i sindaci si sono trasformati in una fabbrica di idee: hanno trovato il 5 per mille per coprire un po’ di tagli, qualcuno si offre di creare un fondo con le banche, il taglio di 18.000 ore sui servizi scolastici sarà spostato da marzo a settembre, sono spuntati 60.000 euro per coprire una parte delle ore sulla prevenzione e forse anche 700.000 euro inutilizzati del Fondo non autosufficienza.
Ancora una volta la lotta paga.
Nonostante questo ASC InSieme propone di far partire comunque una piccola decurtazione di servizi da aprile, soprattutto sugli interventi di prevenzione.
Politicamente è la cosa più semplice: si tratta di colpire quelle famiglie e quei minori che non scenderanno mai in piazza a mostrare delle disabilità che “bucano lo schermo”, sono ragazzi a volte segnalati per episodi di microcriminalità, spesso migranti. Tagliare sulla prevenzione non vuol dire risparmiare, quando inserire un minore in un Gruppo Appartamento costa dai 120 ai 130 euro giornalieri, fino ai 300 euro giornalieri nei carceri minorili.
Abbiamo chiesto ai sindacati una cosa ben precisa dalla quale non abbiamo intenzione di muoverci: neanche mezz’ora di taglio, convocate al più presto uno sciopero se rimane in piedi un ipotesi anche minima di decurtazione di servizi.
Siamo riusciti a capovolgere una dinamica che in questi anni aveva impedito agli operatori sociali di diventare attori sindacali e politici a pieno titolo: nessuno di noi ha più paura dello sciopero perché teme di “danneggiare” l’utente. Lo sciopero e la mobilitazione sono invece l’unico modo per difendere i diritti, i nostri e quelli delle persone con cui lavoriamo.

Simone Raffaelli

giovedì 24 marzo 2011

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO LETTERA DI COLLEGHI EDUCATORI DI SAN LAZZARO:

Con i TAGLI del Comune di San Lazzaro di Savena
disatteso l’Accordo di programma provinciale di Bologna
per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili ?

Da settembre il Comune di San Lazzaro di Savena ha tagliato le ore di programmazione agli educatori scolastici per l’integrazione (vedi art. 16.4 sotto riportato) crediamo in questo modo disattendendo l’accordo provinciale.
In effetti, non riconoscendo queste ore di fatto impedisce la progettazione partecipata del Piano Educativo Individuale all’educatore annullando la sua professionalità , relegandolo così ad una figura di assistente di base
Pensiamo che questa modalità di tagli e di screditamento della nostra figura professionale possa essere il preludio a successivi tagli ai servizi alla persona su questo territorio;
Nel distretto di Casalecchio di Reno si cerca di tagliare ben 32.000 ore, a San Lazzaro magari in forma meno evidente, cioè invece che tagliare le ore il comune potrebbe con il rinnovo delle convenzioni richiedere lavoratori inquadrati invece che al 6°- 5° al 4° dando così un taglio alla qualità del servizio stesso.
CHIEDIAMO al comune di San Lazzaro e all’istituzione Sophia
Di ripristinare subito le ore di programmazione (5% su ore frontali), e di avere la possibilità di recuperare quelle fin qui perse (settembre /marzo) per lavorare sulla produzione della documentazione finale che in altro modo non potremmo garantire, riconoscendo in questo modo la legittima partecipazione alla programmazione dei percorsi educativi e la nostra professionalità.
CHIEDIAMO inoltre al Collegio di Vigilanza sull’esecuzione dell’accordo di programma di pronunciarsi in merito .

Sentiamo inoltre necessario esprimere la massima solidarietà agli educatori e alle famiglie del distretto di Casalecchio di Reno che stanno lottando contro il taglio di 32.000 ore sui servizi scolastici e territoriali per i ragazzi disabili e considerati a rischio.

Alcune educatrici /educatori delle scuole di San Lazzaro di Savena
Per contatti: educatriciscuolesanlazzaro@gmail.com
San Lazzaro di Savena 16 Marzo 2011

Art.16.4 dell’accordo provinciale 2008-2013 - Figure professionali per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione (art. 13 comma 3 Legge 104/92)
Il personale per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione (assistenti, educatori, operatori specializzati ad esempio nell’insegnamento della lingua dei segni ecc.) svolge le funzioni previste dalla normativa inerenti all’area educativo-assistenziale e finalizzate a favorire e sviluppare l’autonomia fisica e cognitiva, gli aspetti relazionali e la capacità di comunicazione del bambino e dell’alunno disabile.
Gli Enti Locali si impegnano a fornire personale provvisto dei requisiti di legge, così come indicato dalla Legge Regionale n. 26/2001 art. 5, in possesso di adeguate competenze professionali.
Tale personale viene assegnato in attuazione degli obiettivi indicati nel Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), su richiesta del Dirigente Scolastico e nel quadro del presente Accordo, secondo le procedure e le risorse fissate nel bilancio di previsione degli Enti Locali territoriali di competenza.
L’utilizzo del personale per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione, non sostitutivo del docente di sostegno, avverrà sotto la responsabilità funzionale ed organizzativa del Dirigente Scolastico.
Nel P.E.I., secondo bisogni personalizzati di “accompagnamento” formativo e didattico e stante la possibilità organizzativa, può essere contemplata una flessibilità dell’utilizzo delle ore assegnate all’educatore comunale, anche al di là dell’orario e dello spazio scolastici in senso stretto, secondo quanto previsto dagli accordi territoriali e dagli eventuali contratti in essere fra Enti Locali e i soggetti individuati come fornitori dei servizi.
L’articolazione dell’orario di servizio del personale sarà definita, previo accordo con l’amministrazione fornitrice, in relazione alle esigenze operative ed organizzative del P.E.I., avendo a riferimento l’attività educativa diretta, la sua programmazione e la partecipazione del personale ai Gruppi Operativi. L’intervento del personale deve pertanto rientrare a tutti gli effetti nel P.E.I. in un’ottica di progettazione partecipata.

martedì 22 marzo 2011

PUBBLICHIAMO LETTERA DI RISPOSTA, ALLA NOSTRA LETTERA APERTA, DELL'ASSESSORE POLITICHE SOCIALI, SANITA' E PERSONALE:

Riformare il nostro welfare per difenderlo

Le misure per riorganizzare i servizi sociali a fronte dei tagli del Governo Nazionale, servono a mantenere quei valori di solidarietà e universalità che rischiamo di perdere.
Si è avviato positivamente un percorso di confronto e di approfondimento tra tutti i soggetti che partecipano assieme agli Enti Locali alla gestione di un sistema di tutela delle persone che va salvaguardato.
Da un lato l'intesa raggiunta venerdì 4 marzo al tavolo del welfare distrettuale, sede di confronto e programmazione tra Comuni, Ausl, Sindacati, Associazioni, Cooperazione, Scuola, Imprese, ecc. sulla gestione dei servizi sociali alla luce dei tagli del Governo, è da considerare positivamente.
Così come l'incontro del 18 marzo con le Organizzazioni Sindacali dove si sono esaminate tutte le questioni e le possibilità , individuando altri momenti di confronto, per valutare tanti elementi ancora incerti, sia sulle risorse che sulla riorganizzazione. Spetta anche al Sindacato la capacità non solo di rilevare esigenze, ma di farsi carico, nelle proprie competenze, di indicare assieme agli altri soggetti in campo, ipotesi di riforma possibile.
Occorrerà valutare nei prossimi mesi, possibili nuove entrate da parte della Regione Emilia Romagna rispetto alla chiusura del consuntivo 2010, l'impatto della destinazione del 5 per mille che i Comuni destineranno alla disabilità , la creazione si sistemi di raccolta fondi sollecitando interventi della collettività , con strumenti quali la fondazione di comunità o uno specifico fondo distrettuale. Già nelle nostre realtà , il volontariato contribuisce in modo importante a progetti di solidarietà , rispetto alla perdita di lavoro, ai minori, ecc.ed è stato avviato un importante progetto assieme a loro, di Last Minute Market che consegna una volta alla settimana generi alimentari alle famiglie in forte difficoltà . Già partito a Casalecchio di Reno e Sasso Marconi e a breve si avvierà per tutta la Bazzanese.
Da ricordare che a differenza degli altri distretti della nostra provincia, il nostro non dispone di ex Ipab che finanziano il welfare e che le Fondazioni Bancarie destinano molto meno rispetto ad altre realtà .
Sulla gestione dei servizi, l'obiettivo resta quello di mantenerne l'efficacia soprattutto rispetto alle persone più deboli che siano disabili, minori, anziani, tenendo conto che la crisi economica e occupazionale sta aumentando le famiglie in difficoltà .
Si avvia un percorso che punta a soluzioni condivise per la gestione di problemi importanti, quali l'educativa scolastica, sulla quale sono uscite negli ultimi giorni prese di posizioni allarmistiche ed eccessive rispetto agli interventi reali. Ci si è impegnati collettivamente ad affrontare da subito un progetto che riorganizzi il welfare distrettuale, tenendo conto delle risorse a disposizione, rimandando all'avvio del nuovo anno scolastico (settembre 2011) la revisione degli interventi di educativa scolastica sulla disabilità .
Questo avverrà con l'apporto fondamentale di Asc Insieme che dal 2010 gestisce i Servizi Sociali di tutti i Comuni del Distretto. Senza la creazione di questo Ente, oggi avremmo maggiori costi e minore capacità di riorganizzare i servizi mantenendoli a livello adeguato per i cittadini.
La scuola dovrà essere coinvolta direttamente e collaborare alla ridefinizione di un modello di tutela collaborando in modo coordinato rispetto alle proprie specifiche responsabilità .
Da sottolineare che il personale distaccato dai Comuni e li impegnato, è inferiore numericamente di quello che interveniva sui servizi sociali complessivamente. Gli stipendi di tutti i livelli sono determinati dal Contratto Collettivo di Lavoro degli Enti Locali che va rispettato. Infine le funzioni dirigenziali nei Comuni e in modo significativo a Casalecchio di Reno, si sono ridotte numericamente. Non esistono quindi ne apparati ne compensi eccessivi anche se i processi riorganizzativi possono produrre nel tempo ulteriori efficienze.
Gli educatori delle cooperative sociali che operano sui comuni del Distretto, evidenziano il rischio di perdere competenze, qualità e anche lavoro. Sono rischi veri e sui quali riflettere.
I problemi esistono e dobbiamo essere in grado assieme di affrontarli volendo mantenere un sistema di servizi che abbia a fondamento la solidarietà e la tutela dei più deboli.
E questo il Distretto di Casalecchio con i nove Comuni che ne fanno parte lo sta affrontando collettivamente, assumendosi responsabilità che non sono di un solo Sindaco ma di tutti.
Dal 2008 lo Stato Nazionale ha ridotto dell'80 per cento il welfare dei Comuni; da 2 miliardi e 527 milioni ai 538 milioni di oggi azzerando fondi importanti come quello per la non autosufficienza.
Gli effetti per il nostro per i Comuni del nostro Distretto (Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Zola Predosa, Crespellano, Bazzano, Monte San Pietro, Monteveglio, Castello di Serravalle, Savigno) sono la riduzione di circa 1 milione e 200 mila euro. L'investimento sociale continua comunque ad essere importante e a sostenere il nostro sistema sociale con uno stanziamento di 15 milioni e 700 mila euro.
La scelta di rilanciare quindi un'alleanza dandosi il tempo di gestire assieme una fase difficile, appare quindi importante e che evita un contrasto tra chi ha a cuore la tenuta e l'innovazione di un welfare locale, sempre in grado di tutelare tutti e soprattutto i più deboli.
Massimo Bosso
Assessore Politiche Sociali
Sanità e Personale

lunedì 21 marzo 2011

APPELLO PER LO SCIOPERO(NEANCHE MEZZ'ORA DI MENO!!)

Siamo educatrici ed educatori che lavorano nelle cooperative sociali del distretto di Casalecchio di Reno.
Come sapete bene, nelle ultime settimane i Comuni e ASC InSieme hanno confermato l'entità dei tagli sui servizi sociali, per una cifra che si avvicina a 1,4 milioni di euro. Grazie allo stato d'agitazione lanciato da CGIL e USB, insieme alla manifestazione del 5 marzo con genitori e utenti, i sindaci hanno fatto un parziale passo indietro e hanno proposto di far partire le 18.000 ore di taglio sui servizi socioeducativi scolastici (su un numero complessivo che supera le 30.000) non più da marzo ma da settembre, con l'inizio del prossimo anno scolastico.
Da settembre partirà comunque una decurtazione di servizi che metterà in pericolo posti di lavoro (18.000 ore sono 470 settimane di lavoro a tempo pieno) e soprattutto un patrimonio di welfare.
I tagli quindi rimangono, anche se i sindaci hanno affermato di poter utilizzare il 5 per mille per coprire almeno una parte del taglio sul tempo libero adulti (circa 1.000 ore) e hanno accennato a un fondo interdistrettuale che comunque coprirebbe solo una piccola parte della cifra complessiva.
Rimane comunque in piedi l'ipotesi formulata dal Sindaco di Casalecchio e dalla direzione di ASC InSieme, che ipotizzano almeno 15-20 esuberi fra di noi.
Crediamo che non si possa permettere un colpo così pesante nei confronti dei diritti del lavoro e soprattutto di un welfare che in tutti questi anni, come lavoratori e come sindacato, abbiamo difeso con tenacia.
Facciamo appello alla CGIL e a USB affinchè mantengano lo stato d'agitazione fino a quando non si sia chiarita la situazione e finchè non siano ritirati tutti i tagli e chiediamo ai sindacati di lanciare una data di sciopero, il prima possibile, se nei prossimi giorni i Comuni non apriranno a una proposta di tavoli di discussione veri. Di pari passo chiediamo ai Comuni di non far partire la riorganizzazione del servizio e trovare, tutti gli attori coinvolti, soluzioni condivise.

Educatori ed educatrici uniti contro i tagli

domenica 20 marzo 2011

"LA LOTTA ALLA MAFIA INIZIA DALLA GIUSTIZIA SOCIALE"(DON CIOTTI)

Intervento di don Luigi Ciotti della Fondazione Libera"

Vogliamo riproporre sul nostro blog un frammento dell'intervento che ieri don L. Ciotti ha tenuto a Potenza ieri 19 marzo e soprattutto ci ha colpito un passaggio che vi segnaliamo al minuto 05.20 del video, laddove egli parla di una riduzione di investimenti alle politiche sociali dai due miliardi e cinquecento milioni di euro del 2008 ai trecentosettantanove milioni del 2011 ovvero un taglio di due miliardi e duecentoventuno milioni di euro.
A voi le riflessioni...