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giovedì 12 maggio 2011

POSTIAMO VOLANTINO INCONTRO-DIBATTITO ORGANIZZATO A ZOLA PREDOSA:

LA SCUOLA DI DOMANI
integrazione, solidarietà e prospettive in tempi di tagli
Lunedì 16 maggio, ore 20.30
Sala dell’Arengo, Municipio di Zola Predosa
Incontro – dibattito sul tema dei tagli alla scuola e al welfare
Riduzione delle risorse per l’integrazione scolastica dei bambini disabili:
- Quali prospettive per il prossimo anno scolastico ?
- Come mantenere alto l’attuale livello di qualità della nostra
scuola?
Nessuno deve essere lasciato solo: né le famiglie che subiscono la riduzione del
servizio, né gli amministratori che devono far quadrare il bilancio, né i dirigenti
scolastici che devono garantire la formazione di tutti i bambini certificati e non.
Ragioniamone insieme ….
Saranno presenti:
Stefano Fiorini (Sindaco Zola Predosa), Nadia Masetti (Ass. Politiche Sociali e Sanità),
Mauro Carboni (Ass. Politiche Culturali e Scuola), Franco Luongo (Ass. Politiche Economiche)
Massimo Masetti (Vicepresidente del Comitato di Distretto) ,
Marilena Fabbri (Presidente ASC), Elisabetta Scoccati (Direttore ASC)
Fulvia Franchi (Dirigente della Direzione Didattica),
Guglielmo Cuppi (Preside Istituto Comprensivo),
un rappresentante delle famiglie

lunedì 9 maggio 2011

ANCORA UN NOSTRO APPELLO:




Diciamo no ai tagli ai servizi sociali


Siamo educatrici ed educatori delle cooperative sociali che lavorano sui servizi sociali del Distretto di Casalecchio di Reno.

Da 4 mesi ci battiamo contro i tagli che l'ASC (l'azienda sovracomunale che gestisce i servizi alla persona) e i Comuni vogliono operare sulle nostre ore di lavoro.
Questi tagli sono la conseguenza diretta dei tagli che il Governo Berlusconi ha fatto sui Fondi per le politiche sociali (ad esempio l'azzeramento del Fondo per la non Autosufficienza).

Negli ultimi mesi, con la collaborazione di CGIL, USB, insegnati, genitori abbiamo organizzato presidi, manifestazioni e abbiamo cercato in tutti i modi di impedire lo smantellamento dei servizi sociali del nostro territorio.

Le nostre pressioni hanno fatto sì che il taglio si riducesse da un taglio di oltre 800.000 euro (circa 30.000 ore di lavoro in meno da qui a dicembre, suddivise tra circa 250 educatori) a circa 250.000 euro.

Non possiamo fermarci qui. Il rischio è che le nostre ore vengano pagate da un taglio che dai nostri servizi si trasforma in decurtazione di risorse per i contributi e i sussidi per gli affitti rivolte a famiglie e singoli in difficoltà o in un taglio alle ore di borsa lavoro per le persone svantaggiate.

Il welfare è patrimonio di tutti i cittadini, dobbiamo difenderlo.

No allo smantellamento dei servizi sociali
No al welfare e agli appalti al massimo ribasso
No ai tagli alle ore lavorative e ai contributi sociali


Educatrici ed educatori contro i tagli