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domenica 17 giugno 2012

RICEVIAMO E POSTIAMO APPELLO DEGLI EDUCATORI ED EDUCATRICI DELLA COOP. QUADRIFOGLIO:

Bologna: che fine fa l'educatore di sostegno?



Pochi mesi fa il Comune di Bologna, passando sopra ogni principio educativo, logico e di continuità sul servizio e sull'utenza, decide che i minori certificati -seguiti durante l'anno scolastico da circa 200 educatori della Cooperativa Quadrifoglio- avranno come educatori operatori di altre associazioni e cooperative per i tre mesi delle attività estive..

Ovviamente non abbiamo nulla contro questi colleghi di cui non mettiamo in discussione professionalità e capacità. Molti di loro in questi mesi riusciranno a sopravvivere forse solo in virtù di questi servizi.

Crediamo invece che chiunque sia in grado di comprendere l'assurdità di un provvedimento di questo genere, almeno su due piani:

·         lavoro: dove andranno a finire i lavoratori dei servizi educativi scolastici da giugno a settembre? Non stiamo parlando di volontari, ma di duecento laureati in scienze della formazione, operatori di 30-40 anni con una famiglia alle spalle.

·         Pedagogico: quale senso può avere cambiare per tre mesi -novanta giorni!!!- la principale figura di riferimento a un minore disabile, nella maggioranza dei casi il principale tramite tra il ragazzo e il mondo esterno?

Perché, dunque?

All'apparenza, nessun motivo. Una follia pedagogica.

Il bando scritto dall'Asp Irides (gestore pubblico dei servizi per conto del Comune) ha visto la vittoria di associazioni e cooperative del territorio bolognese, che hanno già personale proprio.

Non esiste nessuna clausola che impegni queste associazioni ad assumere chi -nei mesi e negli anni precedenti- ha seguito gli stessi minori.

Perché????

Chiediamo a voi tutti, genitori, cittadini, educatori di indignarvi insieme a noi per questa politica assurda.

Chiediamo al Comune risposte chiare.



Educatori quadrifoglio

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