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giovedì 6 marzo 2014

TRE ANNI DI COORDINAMENTO DEGLI "EDUCATORI CONTRO I TAGLI".


Tre anni di coordinamento degli “Educatori contro i tagli”


Harry: Stavo pensando a una cosa che mi ha detto Silente.
Hermione: Che cosa?
Harry: Anche se ci aspetta una lotta dura noi abbiamo qualcosa che Voldemort non ha.
Ron:  Cioè?
Harry: Qualcosa per cui vale lottare…

(dialogo dal film “Harry Potter e l’ordine della Fenice”)

Siamo ancora qui, chi l’avrebbe mai detto. Siamo nati a Casalecchio, stanchi di delegare ad altri, fossero anche le sigle sindacali più amiche, la difesa del nostro lavoro, la rivendicazione dei nostri diritti e dei diritti delle persone cui il nostro lavoro si rivolge. Non potevamo più rinviare la necessità di aprire nuovi spazi per far sentire la nostra voce dissonante rispetto alle politiche di ridimensionamento del welfare che politici e amministratori di quel distretto ci rifilavano come inevitabili, indicando in noi e nei cittadini cui rivolgevamo i nostri servizi gli agnelli sacrificali al dio bilancio, penultimi e ultimi insieme nella stessa barca da affondare. E come tutte le cose che rifiutano l’immobilismo dell’autocelebrazione, siamo cresciuti e siamo cambiati. Fedeli al detto che a essere giovani s'impara da vecchi, non abbiamo alzato bandiera bianca quando la spinta propulsiva di quella lotta, com’è nell’ordine delle cose, si è attenuata. Ma abbiamo cercato altro. Innanzitutto allargando i nostri confini, uscendo dal distretto, guardando ad altri territori e ad altre lotte, certi come siamo che la perdita di un diritto di un collega di Napoli o di Varese è la perdita di un nostro diritto. La ricerca di nuovi terreni comunicativi per metterci in rete con il mondo purtroppo ancora così disgregato e frammentario delle realtà sociali di lotta nel paese,  ci ha portato alla creazione di un blog e di un profilo facebook. Gli amici, i compagni di Radio Kairos ci hanno poi offerto lo spazio per la realizzazione della trasmissione “Signori e signore il welfare è sparito!”.  Tutto questo ci ha convertiti in un punto di riferimento mediatico per tutti quelli che di welfare vivono, per tutti quelli che di poco welfare muoiono. Punto di riferimento nostro, costruito e gestito solamente da educatori, da chi ogni giorno opera sul territorio, da chi vive sulla propria pelle le ferite che i tagli dissennati ai servizi producono quotidianamente, da chi convive con la sofferenza di chi non ha diritto di parola, di chi non ha parola. Abbiamo visto nascere su altri territori esperienze simili, da Genova a Reggio Calabria, da Venezia a Napoli, un unico grido di resistenza contro l’apparente ineluttabilità di una cultura del diritto che abdica, lasciando il posto allo stato sociale dell’elemosina, all’outlet della beneficienza. Ecco la nostra attuale ambizione, il fioretto per il nostro terzo compleanno: vorremmo che tutto il nostro mondo, educatori, OSS, assistenti sociali, genitori, associazioni, utenti, pazienti, amministratori, politici, cittadini dimenticati da uomini e leggi, chiunque si occupi di servizi alla persona, di relazioni, di civiltà,  occupasse fisicamente e mentalmente gli spazi che come coordinamento degli “Educatori contro i tagli” abbiamo creato e li riempisse di proteste, proposte o anche solo delle riflessioni. Noi siamo qui. Comunque andrà a finire noi continuiamo a stare qui. Il tempo di soffiare sulle tre candeline e ripartiamo. Non abbiamo ancora smesso di sperare di diventare grandi.

Il coordinamento degli “Educatori contro i tagli”



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