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lunedì 10 novembre 2014

14 NOVEMBRE, LA RETE NAZIONALE OPERATORI SOCIALI ADERISCE ALLE MOBILITAZIONI E AGLI SCIOPERI PROCLAMATI DAI SINDACATI DI BASE.

14 novembre 2014
Nelle Piazze con i Movimenti e gli Altri Lavoratori 
La Rete Nazionale degli Operatori Sociali sceglie di Reagire
Aderiamo alle Mobilitazioni e agli Scioperi proclamati dai Sindacati di Base 


Da anni denunciamo le pessime condizioni di lavoro destinate agli operatori sociali. Eppure incredibilmente queste condizioni continuano a peggiorare colpendo lavoratori e utenti senza che nessuno più se ne sorprenda.
Il CCNL dei lavoratori delle cooperative è garanzia di miseria, tuttavia, permetteteci l'artificio linguistico, questa miseria non viene nemmeno più garantita.
Le cooperative sociali sono delle vere e proprie aziende, e col cinismo delle multinazionali agiscono fuori dalle regole, diffondono precarietà, aggirano la legge.
Tutta questa precarietà va contestualizzata nel terreno dell'austerity, determinata dai poteri forti che
Stanno impoverendo le persone a colpi di Fiscal Compact. Jobs act e Civil act sono le formule in inglese scelte da governo Renzi per ingannare e affamare il popolo italiano, spacciando queste politiche come pratiche dettate da un principio di rinnovamento necessario.
Proprio le cooperative sociali si offrono come strumento per derogare ogni diritto, per contenere al ribasso i salari, per togliere potere di determinazione alle lavoratrici e ai lavoratori che non sono nemmeno tutelati dall'articolo 18 che il governo sta prendendo a pedate.
Dunque in futuro ci si dovrà accontentare di poco, di sempre meno. Possiamo anzi dire che il futuro è arrivato, e che già oggi (se guardiamo all'Expo) la soluzione proposta ai lavoratori dall'aggregazione di poteri forti e massonerie che governa, è lavorare gratis.
È proprio in questa direzione che va il Civil act, studiato per aprire a un nuovo welfare, un welfare che arricchisca ancora le finanze e indebolisca chi non può più usufruirne, chi si dovrà accontentare delle elemosine e del volontariato a cui ci stanno destinando.
All'elenco dei potenti e dei padroni che stanno determinando queste condizioni si associano i nomi di CGIL CISL e UIL che da tempo immemore hanno rinunciato a difendere i diritti dei lavoratori pur di conservare il potere acquisito. Questi sindacati (potremmo definirli in qualsiasi altro modo) sono forse i maggiori responsabili delle ingiustizie che subiamo ogni giorno, a ogni livello, nei luoghi di lavoro.
Di fronte a tutto questo la Rete nazionale degli operatori sociali sceglie di reagire. Aderiamo alle mobilitazioni e agli scioperi proclamati dai sindacati di base per la giornata del 14 novembre 2014. Saremo nelle piazze con i movimenti e con gli altri lavoratori



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